MARTINSICURO – E’ durato poche ore l’anonimato dell’autore dell’attentato incendiario nei confronti della machina del luogotenente dei carabinieri del reparto operativo di Teramo, Spartaco Di Cicco. I colleghi del sottufficiale hanno arrestato, in flagranza di reato, L.M., 40enne di Martinsicuro, disoccupato. E’ stato notato aggirarsi nei pressi dell’abitazione dello stesso maresciallo a poco dall’attentato e le immagini dei suoi movimenti dal rogo in poi, sono state immortalate dai sistemi di videoripresa della caserma dei carabinieri e di altri punti della cittadina vibratiana. L’uomo era in procinto di allontanarsi da Martinsicuro e probabilmente di far perdere le sue tracce, avendo con se una valigia pronta. Secondo gli investigatori il motivo alla base del danneggiamento è futile: l’uomo infatti era stato più volte in passatoi aiutato dal sottufficiale per trovare qualche lavoro che però aveva puntualmente lasciato dopo poco tempo. Di questo si era sempre lamentato però con lo stesso militare dell’Arma al quale addebitava la ragione dell’assenza di un lavoro che potesse andargli bene. E’ stato rinchiuso in carcere a Castrogno con l’accusa di danneggiamento aggravato, in attesa dell’udienza di convalida dinanzi al magistrato, Le indagini adesso tendono ad accertare se c’è una sua responsabilità anche nei precedenti due roghi alle auto del luogotenente, compresa quella del giudice Marina Tommolini, nel novebre del 2011.
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